Principi base di funzionamento
La tecnologia AFESK™ - Principi base
Adaptive Functional Electrical Stimulation Kinesitherapy
FES
Kinesiterapia
Esercizio
Ripetizione movimenti
Esercizi mirati
Esercizi bilateriali
Functional Electrical Stimulation
- La richiesta di movimenti volontari da parte del paziente è associata a stimolo elettrico.
- L’associazione tra FES, ideazione di uno specifico schema motorio e gesto volontario porta a maggiori fenomeni di plasticità. (1) (2)
- Studi hanno mostrato l’efficacia della FES su piede cadente e deficit degli estensori del polso, con un maggior effetto carryover e una maggior funzionalità rispetto alla fisioterapia tradizionale. (3)
- Studi ne evidenziano l’efficacia nella riduzione della spasticità, nell’aumento del ROM e del movimento degli outcome funzionali. (4)
- Si è dimostrato come ci sia una correlazione tra durata della seduta riabilitativa con elettrostimolazione e mantenimento degli effetti a livello corticale nel tempo. (4)


KINESITERAPIA
- La terapia basata sull’attività fisica ha il potenziale di promuovere il recupero neurologico e migliorare il cammino in individui con lesioni midollari incomplete. (1)
- La riduzione di massa muscolare negli arti paretici gioca un ruolo significativo in complicanze secondarie dopo lesioni midollari. Ricerche nell’ambito della neural recovery suggeriscono che circuiti neurali nel midollo spinale si spengano a seguito di inutilizzo forzato dovuto alla paresi e questi circuiti possano essere riattivati con training intensivo e ripetitivo. (1)
- La somministrazione di forze tensive e compressive ai tessuti, anche in pazienti paretici, risulta in una combinazione di somministrazione endogena ed esogena di carico. Il carico somministrato, attraverso il processo di meccanotrasduzione, fa si che vi sia una risposta cellulare a stimoli meccanici e un utilizzo terapeutico dello stesso al fine di promuovere il rimodellamento tissutale a livello cellulare. (2) (3)
- La nostra idea di kinesiterapia si focalizza sia sull’uso dei muscoli preservati per raggiungere funzioni compensatorie, sia sull’attivazione muscolare sottolesionale, con l’obiettivo di riallenare il sistema nervoso per recuperare uno specifico task motorio.
FITNESS
- La facilitazione di gesti funzionali permette di sostenere esercizio aerobico e cardiovascolare, il quale può aumentare lo stato di fitness.
- Lo stato di fitness di soggetti (emiplegici) con danni neurologici è particolarmente basso e può peggiorare la disabilità.
- C’è chiara evidenza che il training cardiorespiratorio migliori le misure di performance del cammino (walking speed e walking capacity) e riduce la dipendenza dagli altri, alcuni effetti dell’allenamento sono stati mantenuti a distanza di tempo.


RIPETIZIONE MOVIMENTI
- La pratica ripetitiva del movimento si è dimostrata utile ad indurre motor learning. (1)
- La ripetizione del gesto porta ad un aumento della forza in AASS e AAII, anche in soggetti molto deboli. (2)
- Alte ripetizioni permettono un recupero più veloce degli schemi motori e del cammino e sembrano indurre una maggior neuroplasticità , osservata attraverso fMRI. (3)
Nielsen et al 2015(1), Desousa et al 2018 (2), Scrivener et al 2012 (3)
OBIETTIVI MIRATI
- L’utilizzo di obiettivi prestabiliti in termini di tempo e ripetizioni, e i continui feedback forniti dalla tecnologia permettono una maggiore intensità di lavoro, attraverso un maggior numero di ripetizioni eseguite dal paziente nella singola seduta.
- L’intensità della seduta (intesa come reps/time) è un parametro fondamentale nella riabilitazione neurologica.
- Sembra che al fine di migliorare gli outcome funzionali desiderati sia necessario raggiungere una certa soglia di intensità. (1)
- La possibilità di riprodurre diversi gesti funzionali, dal cammino al reach and grasp permette al paziente di ripetere tasks e skills specifiche, avendo come effetto maggior neuroplasticità e apprendimento. (2) (3)
Hillig et al 2019 (1); Ericsson, 2004, 2008, 2013 (2); Ericsson, Krampe, & Heizmann, 1993 (3).


ESERCIZI BILATERALI
- Quando si presenta un lato più affetto e uno meno affetto, l’esercizio bilaterale garantisce un incremento di forza maggiore in entrambi i lati. (1)
- L’esercizio bilaterale offre un guadagno in termini di abilità motorie a lungo termine nell’arto superiore, sia prossimalmente, che distalmente. (2)
- I movimenti simmetrici del lato paretico e di quello non paretico migliorano il controllo motorio del lato paretico attraverso la disinibizione delle vie ipsilaterali dell’emisfero non affetto. (3)
Ehrensberger et al 2016 (1); Hung et al 2019 (2); Cunningham et al 2015 (3).
Centro Pilota Fisioterapico
Orari d’ufficio
Lun. – Ven.: 08:30 – 13:00
Lun. – Ven.: 14:00 – 17:30